sabato 16 febbraio 2008

Il potere dell'acqua


Prendo spunto per questo mio post, dal video che ho visto sul blog di un'amica.
Mi ha fatto ricordare che alcuni anni fa, avevo osservato a casa di amici un volume ricco di foto fatte a cristalli di acqua congelata.
Uno di loro lo utilizzava nei suoi corsi di dinamica comportamentale, per esemplificare il fatto che: così come noi ci poniamo in relazione con il mondo che ci circonda, esso di riflesso reagisce nei nostri confronti.
Quindi che risposta dare a frasi del tipo:" Capitano tutte a me?" ......... semplicemente:"Sì"
Il volume riportava gli studi fatti dal Prof. Masaru Emoto e dalla sua equipe di collaboratori, sulle reazioni dell'acqua a sollecitazioni ambientali di svariati tipi: la musica, la preghiera, una conversazione, o più semplicemente ad uno stato d'animo.
Quello che hanno scoperto è stupefacente.
L'equipe del Prof. Emoto prende un campione di acqua in bottiglie di vetro , lo espone per un periodo di tempo all'informazione, che può c.s. essere di varia natura, o addirittura la stessa parola scritta su un'etichetta in diverse lingue e appiccicata alla bottiglia.
L'acqua viene poi colata in 50 capsule di petri, posta in refrigeratori a -25°C , dopo tre ore vengono estratte dai refrigeratori, e si vede come a causa della tensione di superficie si formano dei granuli di ghiaccio sulle capsule, questi granuli vengono illuminati e analizzati al microscopio.
Con l'aumento della temperatura il ghiaccio si scioglie e inizia a formarsi un cristallo che si apre e sboccia come un fiore. Quindi viene fotografato.
L'acqua forma cristalli diversi a seconda dell'informazione che ha ricevuto, oppure non ne forma affatto
Cristalli esagonali e bellissimi si formano in provette con la scritta "grazie", mentre presenta solo alcuni frammenti di cristallo ove reca la scritta "sei uno stupido".
Non si cristallizza affatto l'acqua posta accanto ad un immagine dell'11 settembre 2001, o alla parola "demonio", ecc..
Quindi l'acqua reagisce alle sollecitazioni esterne così come lo facciamo noi esseri umani, anzi non solo l'acqua di una diga non cristallizza come se fosse triste, se si sentisse ingabbiata.
La natura, e l'acqua in particolare, come ci mostrano gli esperimenti del Prof. Emoto, reagisce alle informazioni provenienti dall'esterno, reagisce in qualche modo alle sollecitazioni, quindi è giusto pensare che tutto questo ci dimostri che noi siamo in continuo contatto con tutto ciò che ci circonda, e inluenziamo l'ambiente a noi circostante con la nostra sola presenza.
Possiamo pensare che, la stessa acqua che beviamo sa di che umore siamo nel momento stesso che afferriamo la bottiglia che la contiene, lo stesso fa l'acqua della nostra vasca nel momento in cui ci immergiamo per fare un bagno caldo.
Buona riflessione

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