domenica 10 maggio 2009

Esperienze scolastiche

Martedì concluderò la mia esperienza come "insegnante di attività didattiche e educative extracurricolari"  in una scuola media di Torino.
La materia insegnata : difesa personale.... più precisamente come non cacciarsi nei casini o altrimenti come cercare di uscirne indenni !!!

Ovviamente concludendo un'esperienza è normale trarne delle conclusioni, e devo dire che le mie non sono proprio tutte rosee, tenendo conto che l'istituto in cui ho insegnato è a livello di struttura dell'edificio e di problematiche disciplinari un buon istituto, mi sento di dire:

  1. La scuola italiana è davvero nella merda, non so dal punto di vista della formazione nelle varie materie, ma dal punto di vista educativo ce n'è abbastanza per un caterpillar se si volesse rimuovere. 
  2. L'uscita da uno stadio è più silenziosa e ordinata che l'uscita di 5 classi. Tenendo conto che scendendo le scale a mò di bufali americani il rischio di inciampare e farsi male non è un rischio è una certezza.
  3. Io per 7 mesi mi sono sentito un alieno, in quanto a conoscenza dell'educazione civica, possessore di principi morali ed etici ................. 
  4. Alcuni dei miei allievi distinguono la destra e la sinistra politica ma non quella fisica..... il che è imbarazzante.
  5. I genitori spesso manifestano la loro presenza unicamente per dare sfogo ad un delirio iperprotettivo che manifesta la loro inadeguatezza a svolgere il compito, oltre che ad essere un danno per i figli lo è per il rapporto scuola-famiglia.  

Detto questo non credo che là dove ci siano delle colpe siano imputabili al nostro sistema formativo in tutto e per tutto,ho potuto verificare  che i ragazzi la voglia di fare e di apprendere ce l'hanno e come, le loro intemperanze sono frutto dell'età e del fatto che passano a mio avviso troppe ore a svolgere attività didattiche e poche in attività di svago, che diano spazio alla loro personalità.
Il resto, quello che poi a volte finisce su Youtube o in cronaca sia frutto delle famiglie che non educano e solo in parte di una scuola troppo intenta a seguire l'aspetto tecnico formativo.
Ad insegnare a scendere le scale in modo ordinato e stare in fila per due non ci và il sergente di full metal jacket, basta provare a farlo.
Le regole vanno insegnate, vanno rispettate e fatte rispettare. Ma per queste cose pare che in tante ore il tempo non ci sia.
Mi ha colpito molto l'attegiamento di alcuni insegnanti che hanno un piglio quasi ormai rassegnato, come a dire tanto non c'è speranza,limitandosi allo stretto necessario di insegnare la loro materia, in certi casi a sentire i loro racconti verrebbe istintivo dargli ragione, ma non sono d'accordo, in quanto credo che prima di essere degli insegnati di matematica o storia e così via siano degli educatori, ma prendo atto che nella scuola di oggi sia una mansione non più richiesta.






 
 

2 commenti:

B ha detto...

Sono d'accordo con te.
E non credo di essere l'unica.
La scuola ed il corpo insegnante riesce a fare veramente poco, spesso per la discontinuità didattica imperante, ma quelli che fanno meno sono i genitori a partire dai primi anni di vita dei ragazzi. Spesso l'insegnante si trova a dover educare famigliari e studenti, spesso l'insegnante non ha la formazione adeguata per realizzare un progetto educativo così grande e coinvolgente. Non tutti hanno il coraggio di mettersi in prima persona, di mettersi in gioco, dal momento che fare o non fare porta sempre lo stesso stipendio. E come tu sai i soldi sono l'unica forza motrice del nostro mondo, purtroppo. Ciao

sakura ha detto...

Grazie del tuo commento B, sicuramente ciò che muove il mondo è il denaro, lo stipendio di un insegnante muove ben poco, ma tuttavia, per migliorare le cose ci vuole l'impegno di chi è preposto a curare gli assetti di certe istituzioni tra le quali la scuola.
Se costoro non decideranno di tracciare uno spartiacque deciso e profondo tra ciò che fu e ciò che sarà il mondo dell'istruzione ..... sinceramente la vedo lunga.