mercoledì 28 novembre 2007

I figli

I vostri figli non sono vostri figli.
Sono figli e figlie del desiderio ardente che la Vita ha per se stessa.
Essi vengono per mezzo di voi, ma non da voi.
E benché siano con voi, non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete dar alloggio ai loro corpi, ma non alle loro anime, poiché le anime dimorano nella casa del domani, che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di essere come loro: non cercate però di renderli come voi.
La vita, infatti, non torna indietro né indugia sul passato.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli come frecce viventi son lanciati.
L’arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi piega con la sua potenza perché le sue frecce volino veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell’Arciere; poiché come egli ama la freccia che vola così ama pure l’arco che è ben saldo”.
Questa poesia di Gibram la dedico a tutti quei genitori, che spesso sono in difficoltà nel gestire l'educazione dei propri figli.
Essere un genitore è il mestiere più difficile del mondo, sforzatevi di dare loro le basi per essere delle persone oneste..... il mondo ha bisogno di questo, non di calciatori e veline...................

1 commento:

Sensei ha detto...

Sakura,
hai detto una cosa verissima.
Il "GENITORE" è il mestiere più difficile... non hai mai la sensazione di quanto hai fatto veramente bene (o male) nei confronti della cosa più importante che possiedi: tuo figlio.
Così come non ci sarebbe nulla che non faresti per loro.
Buona notte.
Sensei